Alexandre Stryienski: un topografo nel vortice della grande politica

18. Gen.. 2021

Con ogni probabilità, questo ritratto mostra Alexandre Stryienski nell'ultimo decennio della sua vita. Foto citata da: Maggetti 2014, p. 41 (vedi sotto).

Alexandre Stryienski nasce nel 1804 nella città prussiana di Białystok, si ribella contro il dominio russo sulla Polonia e dal 1833 inizia a misurare i paesaggi svizzeri. Ma quale sono state le tappe di questo destino rimarchevole?

Nel 1855 esce la Carte topographique du canton de Fribourg in scala 1:50 000. Un immigrato polacco dal nome reboante, Alexandre Casimir Napoleon Stryienski (1804–1875), aveva contribuito in maniera decisiva a questa pietra miliare della cartografia svizzera, effettuando, tra il 1844 e il 1852, delle rilevazioni topografiche nel Canton Friburgo. I risultati di questi lavori sono stati inseriti anche nel Foglio XII Freyburg, Bern della carta topografica della Svizzera (carta Dufour). Per comprendere come mai un topografo dell’Europa orientale è venuto a misurare una parte della Svizzera romanda, occorre ripercorrere la sua movimentata biografia.

La biografia di Alexandre Stryienski è stata condizionata dalle ripartizioni della Polonia. Nato nel 1804 a Bialystok, cresce nell’impero russo e si costruisce una carriera di successo. Secondo il geografo friburghese Marino Maggetti, Stryienski si è formato come ingegnere del genio civile alla scuola militare per cadetti di Varsavia. Poiché al tempo Varsavia, così come Białystok, era soggetta all’autorità russa, nel 1828 Stryienski raggiunge l’armata zarista nell’odierna Bulgaria e partecipa alla guerra che coinvolge Russia e Turchia. Per il suo impegno viene promosso capitano di stato maggiore russo.

Nonostante l’ascesa in campo militare, nel 1830/31 Stryienski decide di prendere parte all’insurrezione di novembre, che aveva come obiettivo l’indipendenza della Polonia dalla Russia. La sommossa rappresenta il punto di svolta nella vita del topografo e militare: la ribellione fallisce, Stryienski viene condannato a morte in contumacia. Come molti altri esponenti del ceto alto polacco, scappa in Francia in seguito al fallimento della ribellione e, nel 1833, si trasferisce in Svizzera.

Stryienski und Freiburgs Höhen

Un obiettivo fondamentale di Stryienski durante la rilevazione della Carte topographique du canton de Fribourg era approfondire le conoscenze sulle sommità e sulle profondità del Cantone. Certo, il geodeta bernese Nikolaus Ludwig Friedrich Luthardt (1790–1861) aveva già lavorato nel Canton Friburgo nel corso della triangolazione federale per la carta Dufour, rilevando 25 punti dalle altezze accertate. Tuttavia, Stryienski riteneva che il numero di altitudini presenti fosse «decisamente incompleto» per il suo progetto; inoltre secondo lui, la precisione era insufficiente, soprattutto per quanto riguardava la regione della Gruyère e il Distretto della Veveyse. Stryienski rintracciò pertanto cento nuovi punti sulla sua tavoletta pretoriana. Come si può leggere nei documenti dell’archivio di stato di Friburgo, l’ingegnere «ha spesso notato, durante il suo lavoro, una mancanza di dati della triangolazione, e ha dovuto colmare queste lacune determinando sulla tavoletta pretoriana nuovi punti necessari». Per le montagne del Cantone, utilizzò il Moléson come punto di riferimento «dato che è il più sicuro rispetto agli altri». Qui Stryienski faceva allusione al fatto che i geografi e ingegneri francesi avevano già stabilito l’altezza della vetta prealpina friburghese decenni prima.

I lavori di Alexandre Stryienski e Henri d’Hardy permisero di creare, nel 1852, un registro delle altitudini con centinaia di quote. Fu così possibile riprodurre realisticamente anche le vette del Cantone sulla carta topografica: nei 24 rilevamenti originali complessivi (in scala 1:25 000), le curve di livello, con un’equidistanza di 10 metri in piano e di 20 metri sui rilievi, presentavano il rilievo del Cantone con un grado di precisione mai raggiunto prima. Per la «Carte topographique du canton de Fribourg» pubblicata nel 1855, le curve di livello furono però sostituite da tratteggi più intuitivi da interpretare.

Una patria perduta e una conquistata

Nella Confederazione, Alexandre Stryienski vive un’ascesa fulminea. Nel 1883, appena cinque anni dopo la sua fuga in Svizzera passando dalla Francia, fa già parte dei primi impiegati dell’Ufficio topografico federale. Fino al 1860, i suoi rilevamenti topografici confluiscono in due fogli della carta Dufour e fungono da base per la carta cantonale friburghese.

Quale uno dei primi collaboratori dell’Ufficio topografico federale, Stryienski diventa uno dei pionieri dell’odierna misurazione nazionale svizzera. Stryienski era conscio del particolare prestigio di cui godeva e lo si può notare da come firmava le sue lettere, dove indicava non soltanto, come era consuetudine all’epoca, il comune da cui scriveva, ma anche la casa: nella Maison Chossat di Carouge, infatti, Guillaume Henri Dufour aveva fondato nel 1838 l’Ufficio topografico federale. Stryienski sottolineava regolarmente di aver scritto le sue lettere nel cuore pulsante della cartografia svizzera. Anche se in maniera meno evidente, sottolineava pure la sua origine polacca scrivendo il cognome con la consonante nasale «ń».

Sono soprattutto gli ultimi anni di vita di Stryienski a mostrare che il ribelle del 1830/31 non ha mai dimenticato la sua prima patria. Si è impegnato a favore di rifugiati polacchi che, proprio come Stryienski trent’anni prima, trovarono rifugio in Svizzera dopo una nuova rivolta contro il dominio russo nel 1863/64.

Cartografia svizzera globale

La cartografia ufficiale svizzera era già strettamente legata al resto del mondo fin dai primi anni e si rifaceva alle conoscenze e agli esperti esteri. Guillaume Henri Dufour aveva assolto la sua formazione di ingegnere geografo a Parigi, i suoi due incisori su rame provenivano dalla Francia e dal Sud Tirolo. E Alexandre Stryienski era un nobile in fuga dall’allora Russia che aveva trovato lavoro all’Ufficio federale. Anche se le carte cantonali e nazionali rappresentavano all’epoca territori ben delimitati, le persone, gli strumenti e le competenze che hanno reso possibile la creazione di queste carte dimostrano quanto internazionale fosse e sia ancora oggi la cartografia nazionale.

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