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Carouge 46° 10´ 50´´ N, 6° 8´ 26´´ O

Tra arte, artigianato e tecnica: i calcografi

Storia della mappa Dufour

Un calcografo al lavoro, 1938

Per la riproduzione della carta Dufour era necessario realizzare una lastra tipografica per ciascun foglio cartografico. Per trasferire i disegni cartografici con il bulino sulle lastre di rame rossastre e scintillanti erano necessari dei maestri artigiani: la precisione delle basi geodetiche, la fedeltà dei dettagli dei rilievi topografici e il lavoro di interpretazione della generalizzazione cartografica dovevano essere assolutamente preservati in questo ultimo passo della produzione. 

Nell’incisione su rame delle carte topografiche confluivano conoscenze ingegneristiche, artigianato e arte. Quanto fossero rare le persone in grado di svolgere questo lavoro emerge anche dal fatto che tre degli otto calcografi addetti alla carta Dufour provenivano dall’estero: il sudtirolese Rinaldo Bressanini (1803 – 1864) collaborò a dieci lastre tipografiche, mentre altri due specialisti giunsero da Parigi.

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